cosa_cura_pranoterapia

Di recente abbiamo sentito spesso parlare della pranoterapia, ma questa insolita tecnica funziona realmente? Ci sono prove che dimostrano l’efficacia? Prima di rispondere a queste domande spendiamo due parole per spiegare cos’è la pranoterapia.

Cos’è la pranoterapia?

La pranoterapia è una pratica di medicina alternativa che utilizza l’energia vitale, prana, come mezzo curativo. Nello specifico consiste nel poggiare le mani in corrispondenza della parte malata permettendo il passaggio dell’energia dal corpo dell’operatore, detto “guaritore”, a quello del paziente. Secondo i pranoterapeuti il passaggio dell’energia dovrebbe portare giovamento.

L’ANPSI, Associazione Nazionale dei Pranoterapeuti Sensitivi Italiani, crede che l’azione terapeutica esercitata dal guaritore proviene dall’emissione di biofoni celebrali i quali dovrebbero stimolare l’attività cellulare celebro-organica dei pazienti.

La pranoterapia si è diffusa in Italia negli anni ‘70 ma solamente in Toscana è stata regolamentata come professione e quindi come disciplina bio-naturale.

Secondo i pranoterapeuti questa disciplina è utile per il benessere spirituale del paziente, andando a curare emicranie, ernie, mal di schiena, dolori reumatici e muscolari e disturbi gastrointestinali. La pranoterapia dovrà essere associata a diete alimentari per accelerare il recupero del corretto equilibrio energetico.

Ma la pranoterapia funziona?

La risposta è NO! Non ci sono riscontri scientifici sull’efficacia della terapia, ci sono solo alcuni casi dove è stato studiato un effetto placebo.

 

Infatti il rilassamento, la meditazione e il benessere mentale abbassano la frequenza cardiaca e illudono il paziente che la cura abbia effetto.

Inoltre non ci sono riscontri scientifici sulla capacità di riuscir a percepire il campo energetico del paziente.

Proprio in merito a questo concetto è stato fatto uno studio nel 1998: un gruppo di ricercatori convocarono 21 terapeuti e li misero davanti ad uno schermo con dietro una bambina non visibile da loro. Dovevano capire, grazie alla loro capacità di percepire i fluidi energetici, se l’aura della bambina era più vicina alla loro destra o alla loro sinistra. Risultati furono chiari e deludenti: solo il 40% di loro identificò la mano giusta. La conclusione fu tale pratica è totalmente inefficace e potrebbe essere nei casi più gravi pericolosa per la salute.